Nel giugno 2024 è andata in scena, per la prima volta, “A Canestro per la Ricerca”, un evento che ha segnato un punto di svolta non solo nella mia carriera, ma anche nella mia vita personale. Nato da un’idea condivisa insieme a mio fratello Nicolas e al compagno di squadra Francesco Candussi, il progetto ha preso forma con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca sul cancro, ricordando e onorando la memoria di nostro padre, Dario Bossi, scomparso nel 2017.
Tre giorni, una città, un messaggio chiaro
Trieste è stata la cornice perfetta per ospitare questa tre giorni di sport, emozioni e solidarietà. Il programma ha visto coinvolti giovani talenti del basket triestino, Vecchie Glorie della pallacanestro locale e tantissimi volontari e spettatori che hanno deciso di esserci, di contribuire, di partecipare attivamente a un evento che ha saputo unire agonismo e impegno civile.
Venerdì sera si è aperto l’evento con una Cena di Gala esclusiva, alla presenza di sponsor, istituzioni, amici e sostenitori della causa. Un momento elegante e conviviale, durante il quale abbiamo potuto raccontare il progetto, condividere la nostra storia e raccogliere i primi fondi destinati ad AIRC. La cena è stata l’occasione perfetta per creare rete tra sport, impresa e solidarietà.

Sabato è stata la giornata dedicata ai tornei giovanili, con la partecipazione di numerose società di basket del territorio. Decine di ragazze e ragazzi si sono sfidati con entusiasmo e spirito sportivo, colorando i campi di energia e futuro. Lo sport giovanile è stato, fin da subito, uno degli elementi centrali dell’evento, perché crediamo che la cultura della solidarietà vada trasmessa sin da piccoli.


La giornata è culminata nel momento più intenso dell’intera manifestazione: il I Memorial Dario Bossi, una partita simbolica tra giovani talenti triestini e Vecchie Glorie della pallacanestro locale. Un omaggio emozionante a nostro padre, che ha unito presente e passato, memoria e speranza, in un palazzetto pieno di affetto e commozione.

Un successo reso possibile grazie ad AIRC
Il progetto ha potuto prendere vita grazie al sostegno concreto di AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che ha creduto nel valore umano e sociale dell’iniziativa. Senza il loro supporto logistico, organizzativo e istituzionale, tutto questo non sarebbe stato possibile.
AIRC non ha solo patrocinato l’evento, ma ha anche contribuito a rafforzare il messaggio che ci sta a cuore: la ricerca ha bisogno di tutti noi. Ogni canestro, ogni applauso, ogni biglietto venduto ha rappresentato un piccolo passo verso un futuro più giusto, dove la scienza e la prevenzione siano accessibili a tutti.
Un inizio, non un punto d’arrivo
La prima edizione di “A Canestro per la Ricerca” ha dimostrato che quando lo sport incontra il cuore, possono nascere cose straordinarie. Ma siamo solo all’inizio. Il nostro obiettivo è rendere questo appuntamento un evento fisso nel calendario della città, sempre più coinvolgente, inclusivo e partecipato.

Vogliamo che ogni edizione sia un’occasione per fare rete, sensibilizzare, sostenere la ricerca e costruire una cultura del dono e della solidarietà attraverso ciò che conosciamo meglio: il basket.
Grazie a chi ha creduto in noi, a chi ci ha sostenuto e a chi continuerà a farlo.
Ci vediamo nel 2025, ancora a canestro, per la ricerca.
